40 ANNI DI NEFROLOGIA CLINICA A CROTONE
DALLA “ESPERIENZA” ALLA “EVIDENZA” ALLA ”HEALTH ECONOMY”
Biblioteca P.O. 25.11.2016-ore 16.30
Era il 1976, a Crotone nasceva la Nefrologia al 7° piano, lo è ancora ,con arredi recuperati, due giovani medici neolaureati ed un primario di ottima scuola, motivato e di ampie vedute.
Il Prof. Alessandro Antonelli ha insegnato l' approccio clinico alla malattia renale: dalla emodialisi nelle varie articolazioni alla dialisi peritoneale, e nel reparto il laboratorio analisi ,emogas-analizzatore, ecografia e doppler,sala operatoria per la chirurgia vascolare e ,prima in Calabria ,l'emodialisi domiciliare a Paola(CS) ad oltre 100Km di distanza e non ultimo l'ambulatorio pre /post trapianto di rene. Certo i tempi erano diversi, lo Statuto delle Regioni aveva 10 anni e non era ” a regime” , il debito pubblico naturalmente cresceva e comunque ”risanato a piè di lista”; tutto oggi sarebbe più complicato. Il lavoro avviato è stato poi continuato ed implementato dalla equipe dei dr Matteo Mauro prima e dr Giovanni Cuzzocrea poi, medici stimati per solidità scientifica, rigore professionale e grande umanità avendo sempre al centro i bisogni di salute del paziente. Ma i tempi inesorabilmente cambiavano,dalla medicina dell’esperienza si passava a quella dell’evidenza, e dal “case report” alla “odds ratio” dei trials multicentrici e,contemporaneamente la comunicazione diventa strumento veloce ed indispensabile per l'aggregazione dei dati. Oggi, sebbene internet abbia azzerato tempo e spazio altre diverse motivazioni rendono difficoltosa la moltiplicazione di nuovi studi e /o di progetti gratificanti . Così continuando ed in un futuro molto prossimo, anche i risultati clinici certi ed incontrovertibili non saranno più sufficienti a qualificare il nostro operato, ma “ la sostenibilità della spesa ” occuperà la scena come un attento regista ed altri attori saranno i protagonisti decisionali della health economy.
Quale sarà il futuro della Nefrologia ? 700.000 pazienti in Europa in ESRD, 40milioni di europei con malattia renale a vario stadio; in America del Nord 1 su 9 ha indizi di malattia renale che è collocata al 9 ° posto tra le cause di morte. E' questa la cosiddetta “epidemia silenziosa” che si traduce in onere di spesa il cui costo sociale è quota importante del PIL. Sarà possibile sostenerlo in Italia ?
Per tale motivo personalmente preferisco “ il cuore al passato più che la mente al futuro”
Dr Giuseppe Rizzuto
Direttore UOC Nefrologia e Dialisi-Crotone