Ematologia: a breve il concorso per implementare l’organico medico del reparto

L’Azienda sanitaria provinciale di Crotone risponde all’ex presidente dell’Associazione Thalassemici crotonese

In merito alle affermazioni di Massimo Caruso, in qualità di ex presidente dell’Associazione Thalassemici crotonese, l’Azienda sanitaria provinciale di Crotone, intende rispondere che le illazioni sollevate sono gravissime. La dirigenza dell’Asp di Crotone non solo ci mette la faccia ogni giorno, affrontando difficoltà di vario tipo, primo fra tutti la carenza di medici che interessa l’intero Paese, ma per prima cosa, ha sempre chiara la sua missione principale: i bisogni dei pazienti e dei cittadini. E non formalmente, come indicato nella lettera. Altrettanto spiacevole e fuori luogo è l’affermazione relativa ai percorsi tortuosi e misteriosi dell’azienda, che sarebbero finalizzati ad interessi propri o a favorire amici o gruppi di potere, sotto una macchina della nebbia costruita ad hoc.

La lettera dell’ex Presidente dell’Associazione Thalassemici Crotonese si ritiene nasca come forma di protesta per lo slittamento del concorso di Ematologia, bandito dalla direzione aziendale a supporto della UOSD di Microcitemia di Crotone, diretta dal dottore Bagnato, che si sarebbe dovuta svolgere entro il mese di maggio. Eppure l’Asp aveva prontamente avvisato l’associazione dell’imprevisto che aveva reso necessario lo slittamento, in quanto ben consapevole della preoccupazione dei pazienti e dei loro familiari rispetto all’insufficienza di personale medico nell’importante reparto. L’Azienda, di fatto, preso atto dell’indisponibilità di uno dei componenti della commissione concorsuale, aveva immediatamente attivato le procedure di surroga, nonché quelle per reperire un nuovo nominativo e procedere con un nuovo sorteggio, al fine di consentire lo svolgimento delle prove concorsuali nei tempi tecnici necessari. L’Asp di Crotone, diretta dal Commissario straordinario Antonio Brambilla, ha ben chiaro che l’inserimento di un nuovo medico in reparto costituisca una misura necessaria a riportare a regime l’organico della stessa U.O., la cui attività, con un carico di circa 130 pazienti, riesce ad erogare un volume di circa 3000 prestazioni annue.

Dopo aver letto le insinuazioni pretestuose del signor Caruso, appare opportuno sottolineare che la direzione sanitaria, qualche mese addietro aveva prontamente ricevuto l’Associazione Thalassemici Crotonese, per conoscere meglio le esigenze legate al settore e per cercare di risolvere insieme, ognuno per le proprie competenze, le problematiche rilevate. Incontro che era sembrato franco e proficuo, finalizzato, si auspicava, ad una fattiva collaborazione.

L’Azienda sanitaria si augura ancora che la collaborazione possa proseguire, certa che la vicinanza ed il supporto alle persone affette da talassemia del territorio crotonese sia lo scopo primario di tutti.

Data di pubblicazione: 7 Giugno 2024

Pagina aggiornata il 10/07/2024