Crotone tra i trenta ospedali italiani interessati dalla seconda edizione del progetto nazionale di FADOI, Carabinieri del comando per la Tutela della biodiversità e Ministero dell’Ambiente
L’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone è tra i trenta nosocomi italiani interessati dalla seconda edizione del progetto nazionale ‘Un Albero per la Salute’, promosso da FADOI, la Società scientifica della Medicina Interna, in collaborazione con i Carabinieri del Comando Tutela per la Biodiversità ed il Ministero dell’Ambiente. Il progetto si fonda su un approccio One Health (“Una sola salute”), che riconosce come gli stati di salute degli esseri umani, degli animali e dell’ambiente siano legati indissolubilmente tra loro e siano interdipendenti in modo sostenibile.
Si tratta quindi di un modo per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle minacce all’ambiente, al clima ed alla biodiversità, che coinvolge da vicino anche gli ospedali e le strutture sanitarie che, mediamente, sono responsabili del 5% dell’inquinamento nazionale.
Questa mattina anche nel piazzale del Pronto soccorso pitagorico è stato messo a dimora un nuovo albero, che potrà essere geolocalizzato fotografando uno speciale cartellino e del quale sarà possibile seguire la crescita sul web, monitorando in tempo reale anche il risparmio di anidride carbonica. Presenti, per l’Azienda sanitaria provinciale, il direttore medico di presidio Lucio Cosentino, i primari, i dirigenti medici, gli infermieri e gli operatori socio- sanitari dell’ospedale San Giovanni di Dio, oltre al colonnello Nicola Cucci del reparto Biodiversità dell’Arma dei Carabinieri e al past president di FADOI Calabria Raffaele Costa.
“Poiché siamo consapevoli di quanto l’inquinamento incida sulla salute – ha affermato il direttore Cosentino – d’accordo con il Commissario straordinario Brambilla abbiamo aderito con grande convinzione a questa iniziativa, protesa alla tutela dell’ambiente e del benessere della collettività. Si tratta di un piccolo gesto che vuole essere da esempio per la cittadinanza e per le altre istituzioni”.
Pagina aggiornata il 30/10/2024