La Gastrostomia Endoscopia Percutanea (PEG) è una procedura endoscopica che collega la cavità gastrica verso l’esterno, mediante un tubicino di 5-7 mm di diametro, per permettere l’assunzione di cibi e liquidi in soggetti che hanno difficoltà a deglutire (per malattie organiche o funzionali).
QUANDO È INDICATA
La PEG è una procedura che viene utilizzata nei pazienti in cui sia presente un’incapacità temporanea (superiore ad un mese) o permanente ad alimentarsi per bocca e nei quali, comunque, sia possibile raggiungere endoscopicamente la cavità gastrica. Ciò si verifica in patologie che interessino l’orofaringe, l’esofago, il mediastino (tumori, lesioni da caustici, stenosi peptiche…).
In particolare costituisce la tecnica di scelta per la NED (Nutrizione Enterale Domiciliare) in pazienti con esiti disfagici di patologie neurologiche acute (traumi cranio-encefalici, danno cerebro vascolare) e in molte affezioni neurologiche croniche (sclerosi laterale amiotrofica, accidenti cerebrovascolari, demenza di Alzheimer, sindrome Pseudobulbare, distrofia miotonica, miastenia, Morbo di Parkinson e demenza multinfartuale).
La PEG è anche indicata in altre condizioni morbose quali l’AIDS (in seguito a comparsa di linfoma cerebrale o di tubercolosi cerebrale), la sclerodermia, la dermatomiosite con interessamento esofageo. Altre patologie in cui essa risulta indicata sono le condizioni postchirurgiche, malattie infettive e, a scopo decompressivo gastrico, nelle occlusioni.
QUALI SONO LE CONTROINDICAZIONI
Le controindicazioni sono rappresentate dalle stenosi dell’esofago o in genere dall’impossibilità di raggiungere il lume gastrico; gravi coagulopatie; malattie rapidamente progressive; impossibilità di contatto tra parete gastrica ed addominale e/o assenza della trans illuminazione; ascite massiva; reflusso gastroesofageo importante; ipertensione portale con varici esofagee; cancro gastrico; ulcera o fistola gastroenterica; carcinosi peritoneale; importante obesità.
COME SI ESEGUE
La procedura viene eseguita in sedo-analgesia in modo da dare il minimo fastidio al paziente ed i farmaci saranno modulati in base alle sue condizioni generali. In casi particolare (in pediatria, ecc.) si può ricorso alla sedazione profonda con assistenza anestesiologica.
Si introduce l’endoscopio raggiungendo il lume gastrico che viene disteso in modo da farlo aderire perfettamente alla parete addominale. Grazie alla transilluminazione della parete addominale il medico può rilevare, con digitopressione, il punto preciso per posizionare la P.E.G